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Boulder City

Boulder City è una città situata nella zona contaminata del Mojave a sud di New Vegas e a est di Hoover Dam. È stata quasi completamente distrutta durante la prima battaglia di Hoover Dam, quando è stata utilizzata dalla RNC per attirare l'esercito della Legione di Caesar e in seguito fatta saltare in aria.

Storia[]

Avendo subito danni minimi nel corso della Grande Guerra, la città è rimasta occupata da una piccola comunità di coloni in seguito all'olocausto nucleare. Per i 200 anni successivi, Boulder City è stata una piccola città di frontiera fino circa al 2277, quando le sempre più forti tensioni tra la RNC e la Legione di Caesar hanno indotto i suoi abitanti ad abbandonarla. La città ha avuto un ruolo centrale nella prima battaglia di Hoover Dam, quando è stata imbottita di esplosivi dalla RNC, che ha in seguito attirato le forze della Legione al suo interno e ha fatto detonare le cariche. Al prezzo di una città, la repubblica aveva vinto la battaglia e respinto il nemico in Arizona. Nella piazza principale di Boulder City è stata in seguito piazzata una lastra di pietra per ricordare i soldati caduti durante la battaglia.

Ridotta a poco più di un cumulo di rovine, la città non è comunque rimasta completamente disabitata, in quanto la RNC ha scelto di rimettere in funzione il vecchio impianto di miscelazione del cemento. Nello specifico, l'impianto utilizzava la pietra calcarea estratta a Quarry Junction, una cava situata più a est, che veniva spedita tramite treni a Boulder City. Nel 2281, tuttavia, un branco di deathclaw ha invaso Quarry Junction, causando l'interruzione delle estrazioni di pietra calcarea. Per questo motivo i treni hanno smesso di arrivare e ben presto gli operai dell'impianto di miscelazione, ritrovatisi senza lavoro, hanno abbandonato la città. L'unico residente permanente rimasto è il gestore del saloon locale, il Big Horn, che riesce a tenerlo aperto grazie al traffico di cittadini della RNC che si fermano a porre omaggio ai caduti nella prima battaglia di Hoover Dam sulla lastra commemorativa.

Descrizione[]

La città è quasi completamente deserta e composta prevalentemente da rovine. La strada principale che entra in città arriva da nord e porta dritta alla placca commemorativa. Qui, al suo primo ingresso in città, il Corriere incontrerà il soldato semplice Kowalski, che si è fermato a porre omaggio a suo fratello, morto durante la prima battaglia di Hoover Dam, sulla via del ritorno verso la California. Di fronte a questa placca è inoltre situato il Big Horn Saloon, l'unica attività commerciale ancora aperta in città, all'interno del quale si possono acquistare rifornimenti dal suo gestore Ike.

La gran parte della città, tuttavia, è caratterizzata dalle rovine. Qui si è barricato un gruppo di Great Khan, che, dopo essersi visto circondato dalle forze della RNC, si è barricato in un negozio in rovina con due soldati in ostaggio. Le trattative per la liberazione degli ostaggi sono state affidate al luogotenente Monroe.

Nella parte nord della città sono invece situati la stazione ferroviaria e l'impianto di miscelazione del cemento. Qui veniva inviata e poi miscelata la pietra calcarea da Quarry Junction. Dopo l'interruzione delle spedizioni, tuttavia, la zona è stata abbandonata ed è quindi rimasta deserta. Si può ancora trovare un treno con cui era stata effettuata una delle ultime consegne, lasciato anch'esso abbandonato sulle rotaie.

Edifici[]

  • Big Horn Saloon
  • Great Khan Hideout

Missioni correlate[]

Dietro le quinte[]

Apparizioni[]

Boulder City appare solo in Fallout: New Vegas.

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